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Co.Mark, la ripresa delle PMI parte dal digitale

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L’uso degli strumenti di marketing digitale da parte delle piccole e medie imprese è aumentato notevolmente nell’ultimo anno, spingendo molte aziende a rivoluzionare alcuni fondamentali processi interni in ottica sempre più innovativa

Il concetto è stato rimarcato da Co.Mark, società specializzata nei servizi di export e di marketing digitale per le imprese, che ha espresso la sua opinione sulla base dei dati dell’Osservatorio sulle piccole e medie imprese di Godaddy.

Dalla recensione dell’azienda si evince come il digitale sia diventato nell’ultimo anno un alleato fondamentale per far ripartire il proprio business, permettendo di aumentare le performance – aggiunge Comark nei suoi commenti – non solo internamente ma anche verso le aziende clienti.

Un’azienda su due ha raggiunto un livello di digitalizzazione più alto nell’ultimo anno, mentre l’83% delle imprese riconosce il digitale come uno strumento fondamentale per aumentare la competitività. Il 63% delle imprese, stando alla recensione di Comark, ritiene che avere un buon posizionamento sia un’arma efficace, mentre il 49% delle attività utilizza il sito aziendale come canale di vendita.

Una vera e propria trasformazione che traina la ripresa delle PMI nell’ultimo anno in particolare: iniziative digitali e processi di innovazione hanno permesso la continuità delle attività aziendali, – specifica Co.Mark parlando di marketing digitale in una recensione del suo blog – spingendo le piccole e medie imprese neo-digitalizzate a misurarsi con nuovi modi di fare business.

Le opinioni sulle potenzialità degli strumenti web

Le tecnologie digitali hanno permesso a numerose PMI di adattarsi a nuovi modelli di marketing e di vendita mantenendo la stabilità finanziaria.

A conferma dell’importanza del digitale per il business delle imprese Comark riporta i dati di Anitec Assinform, l’Associazione Italiana delle Imprese ICT legata a Confindustria, secondo cui nel 2020 l’uso di contenuti e pubblicità digitale sarebbe aumentato del 2,7% con un incremento pari al 16% dei servizi Cloud.

Un andamento – scrive l’azienda nei suoi commenti – che conferma la strategicità dell’ICT e la maggiore consapevolezza in tutti i settori delle potenzialità degli strumenti del web, facendo già presagire una ripresa del mercato per il biennio successivo, confermata anche dalle proiezioni per il 2021 e 2022.

L’opinione condivisa è che oggi le piccole imprese italiane stiano giocando la partita del rilancio: secondo le stime di agosto dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio riportate da Godaddy, nel 2021 la crescita dell’economia italiana potrebbe risultare superiore alle previsioni di qualche mese fa arrivando a sfiorare il 6%.

Stando ai dati emersi dall’Osservatorio Piccole Imprese 2021 le attività del nostro Paese hanno mostrato una propensione alla digitalizzazione molto più spiccata rispetto agli altri Paesi oggetto dell’indagine. Dallo studio emerge infatti che il Digital Index 2021 ovvero l’indice di digitalizzazione complessivo delle pmi italiane, pari ad un valore di 44/100, sia leggermente superiore alla media europea, che si attesta intorno a 42/100.

Rispetto agli anni precedenti le piccole imprese mostrano di saper sfruttare alcune opportunità digitali in maniera più incisiva e di avere un buon grado di adattabilità: sempre dai dati dell’Osservatorio si evince che nel 20% dei casi le attività intervistate sono riuscite a sviluppare nuove aree con performance migliori rispetto a Germania e Francia, mentre ben il 14% delle imprese italiane ha aperto o sviluppato il proprio ecommerce o altri canali di vendita online.

Un quadro che conferma i commenti sull’importanza del digitale per lo sviluppo del business: oggi la presenza online delle aziende è un requisito fondamentale per rispondere ai nuovi trend del mercato, dove la maggior parte dei percorsi d’acquisto sono influenzati e guidati da internet.