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Come scegliere lo psicologo giusto

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I fattori che possono influire nella scelta di uno psicologo sono molteplici, ed anche se in linea di massima si tende a dare meno importanza alle malattie della mente ed alle problematiche che possono essere generate nella nostra psiche, in realtà anche la scelta di un professionista valido deve essere mossa dalle stesse modalità e motivazioni che ci spingono a ponderare bene la scelta di un professionista medico chirurgo o di altro genere. Questo perché anche la nostra psiche può ammalarsi, anche temporaneamente, a causa di un trauma o di un evento che condizionerà tutto lo svolgimento della nostra vita e delle nostre attività a partire dall’evento stesso scatenante, ed è per questo assolutamente necessario non prendere sottogamba le problematiche della mente.

Cosa fare, quindi, per scegliere in modo adeguato lo psicologo giusto?

Quando si tratta di intraprendere un percorso importante, come quello che porta alla risoluzione di una sensazione personale di smarrimento, ansia, frustrazione, o paura, è fondamentale che questa scelta venga portata avanti avendo in mano tutte le informazioni che servono per farlo. E quale modo migliore se non quello di porsi delle domande che, sicuramente, ci porteranno a fare la scelta giusta?

Porsi delle domande prima di rivolgersi ad uno specialista ci è di grande aiuto, perché in qualche modo ci porta prima di tutto ad avere una prima comunicazione profonda con noi stessi, ed inoltre ci spinge ad avere una maggiore consapevolezza di ciò che è più desiderabile per noi. Molto spesso, tra l’altro, il termine psicologo è utilizzato in una maniera un po’ impropria, magari per intendere la figura dello psicoanalista: in realtà, è bene non fare confusione tra le varie terminologie possibili utilizzate, perché una consapevolezza maggiore ci può permettere di fare delle scelte più adatte a noi.

Lo psicologo è una figura importante, un laureato in psicologia, come il dottor Borla di studio le Vele, che può tendenzialmente ascoltare la persona, può fare test e consulenze, ma se non possiede la preparazione tale per essere considerato anche psicoterapeuta o psicanalista, dovrà indirizzare il soggetto richiedente verso altri professionisti. Come possiamo intuire, quindi, lo psicologo può essere una figura semplice, oppure un professionista più complesso, a seconda che dopo la laurea abbia deciso di fermarsi o di proseguire i suoi studi seguendo strade ben precise.

Nel caso dello psicoterapeuta, ci troviamo di fronte ad una figura che può seguire il paziente con colloqui di supporto e di ascolto, elaborando piani di approccio personalizzato e funzionale e portando quindi il paziente a comprendere i suoi problemi e migliorare la sua posizione nei confronti di essi. Lo psicanalista è, invece, una figura ancora più elaborata che, dopo la laura, ha seguito un corso di specializzazione di 4 anni, arrivando quindi ad avere una formazione più specifica e complessa, e quindi riuscendo ad intraprendere, insieme al paziente, un percorso di rielaborazione del problema (o dei problemi) e di risoluzione dei conflitti personali attraverso lo studio dell’inconscio.

Sicuramente, anche se è molto importante essere consapevoli delle svariate differenze che intercorrono tra le varie figure, non dobbiamo non prendere in considerazione il fatto che uno degli elementi che con molta probabilità consideriamo funzionali ad un’ottima scelta consiste nel valutare ciò che personalmente può essere per noi davvero fonte di aiuto. Chiedere consiglio al medico di famiglia, se abbiamo fiducia in lui, è un buon punto di partenza perché egli ci saprà fornire alcuni nomi da valutare con attenzione.